Vanitas’ Market a Cremona

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Ieri, domenica 9 ottobre, come preannunciato qualche post fa,sono stata a Cremona per partecipare al Vanitas’ Market.
Partita di buon mattino con la mia amica Alessandra (sì, la stessa che mi ha accompagnata a Verona, ho delle amiche mooolto pazienti e attente ai miei impegni!) siamo arrivate a Cremona trovando una splendida giornata di inizio autunno, un sole meraviglioso e un venticello fresco.
Trovata con facilità la location dell’evento, la storica Galleria XV Aprile, ci siamo subito immerse nel mondo colorato, festoso e festante di tutti gli artisti in mostra.
Prima tappa, diretta e senza dubbi, da Sonia Conca con il suo brand Flapper’s Borse Artigianali. Conoscevo la produzione di Sonia ormai da qualche mese tramite Facebook, ma non avevo mai avuto occasione di conoscerla di persona: ora la posso dire senza ombra di dubbio, sia lei che le sue creazioni sono deliziose! Le sue borse, nonostante richiamino nella forma e nello stile gli anni ’20, sono senza tempo e adatte a tutte le donne. Ci sono tessuti e fantasie per tutti i gusti con la qualità tangibile della lavorazione manuale. Molto simpatiche anche le ghette, lunghe e corte, per impreziosire delle semplici decolleté nere, per ripararsi dal freddo inverno con un tocco di stile e particolarità.
Avevo visto le sue meraviglie sul blog di Vanitas, ma, credetemi, vederle dal vivo fa tutto un altro effetto. Dalla carta possono nascere delle meraviglie, dei gioielli preziosi quanto le pietre preziose, per il concept che c’è dietro la loro ideazione: sto parlando di Cartachetipassa, un brand ideato da una giovanissima creativa che realizza bigiotteria unica nel suo genere in quanto completamente ricavata da materiali di recupero. L’effetto è sorprendente!
Che dire poi di Chiara Huntspear? Un vulcano di bravura, simpatia e positività, con un sorriso contagioso e una passione per il suo lavoro che sono riuscita a respirare anche a chilometri di distanza dallo stand. Non solo gioielli, ma anche oggetti d’arredo unici, come la sedia con il viso di Dalì che faceva parte del suo allestimento: impossibile non notarla! Con la mia amica Alessandra si discuteva di quanti oggetti e mobili abbiamo in casa che avrebbero bisogno di essere rivitalizzati in questo modo. Per i bijoux materiali preziosi, semi preziosi e ricercati e una speciale linea in cartone di cui non vedo l’ora di parlarvi più diffusamente perché me ne sono innamorata, ma per questo avremo tempo quando Chiara parteciperà ad Handmade For Future.
Amore a prima vista per i ciondoli in plexiglass di Ladies, un marchio creato da tre creative solari e simpatiche, che mi hanno conquistata con le loro idee. Divertente anche lo slogan del brand “Signorine si nasce”, un modo ironico di indicare a chi sono dedicate le creazioni e anche di presentare un modo originale per esprimere la propria femminilità. Tra t-shirt con stampe iconiche e provocatore, anelli realizzati con scampoli di stoffa e spalline di reggiseni anni ’60/’70, passando per cornici, cassette della frutta trasformate in originali porta-riviste e ancora anelli realizzati con ritagli di sottobicchieri originali da birra: impossibile non rimanere affascinate e conquistate dal mondo creativo di queste moderne Ladies!
Un sogno vero e proprio i pezzi unici realizzati da Eleonora Battaggia con il suo brand Caracol. Si tratta di gioielli-opere d’arte realizzati con materiali di recupero, pensati per abbattere il più possibile l’impatto uomo-ambiente: i risultati sono sorprendenti e in essi si vedono chiaramente il talento, la ricerca artistica, lo studio dei colori e dei relativi accostamenti, operati dalla loro creatrice Eleonora. Uno stand bellissimo, impossibile non fermarsi a guardarlo e dunque impossibile per me non fermarmi a fare quattro chiacchiere, anche di Caracol parleremo presto in Handmade For Future.
 Che dire poi dei gioielli realizzati con ritagli di riviste d’epoca adocchiati nello stand di Pamphlet? Bellissimi, affascinanti, originali! E poi ancora, colore e allegria nello stand Sweet Creations e in quello di Mai Sister Bijoux, t-shirt ironiche, dissacratorie e geniali da ResurAction. Un vintage selezionato, curato e raffinato da HaraZu e poi ancora numerosissimi altri espositori che si dedicano al vintage e propongono capi in ottimo stato e davvero entusiasmanti per gli appassionati del genere: io ho acquistato un paio di occhiali da sole anni ’70 perfettamente conservati, mi rammarico solo di non aver chiesto il biglietto da visita all’espositrice gentilissima, speravo ci fosse dentro la custodia del prezioso cimelio, invece no, chissà magari grazie a questo post riuscirò a rintracciarla.
L’album completo della giornata lo trovate come sempre sulla fanpage facebook di M.O.M.A. QUI
Grazie a Elisa Boldori, ideatrice e organizzatrice di questa splendido evento che è il Vanitas’ Market (felice di averti conosciuta di persona!) e a tutti gli espositori ed espositrici che mi hanno illuminato la giornata, chiacchierare, ridere e scherzare con tutti voi mi ha reso serena e mi ha, ancora una volta, motivata a proseguire su questa strada!
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