Cartachetipassa: le immagini diventano gioielli con cui esprimere la propria personalità.

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LogoEsiste fin dal 3.000 a. C., certo, allora era chiamata papiro, ma esisteva ed era già un elemento fondamentale per la vita sociale e politica di un popolo. Di cosa sto parlando? Della carta naturalmente.
La carta è un materiale che fa così strettamente parte delle nostre vite (anche delle nostre vite supergeek del 2011), da non renderci nemmeno conto di quante volte entriamo in contatto con esso durante una giornata.
La carta è uno dei primi giochi che amiamo da bambini, quando basta un foglio e un pennarello per aprire un mondo. E ancora, la carta dei libri, dei giornali, delle riviste, dei quaderni di scuola e dei mille appunti universitarie. Di carta sono i foglietti con cui lasciamo un messaggio appuntato sul frigorifero la mattina e di carta è la lista della spesa. Viviamo un’esistenza di carta, e, spesso anche, la sprechiamo (ma questo è un’altro discorso e non voglio mettermi a farvi la morale ambientalista), ma in questa esistenza di carta perché non pensare di utilizzarla anche per creare qualcosa di semplicemente bello e decorativo da portare con sé e considerare al pari di un oggetto prezioso?
Di quest’idea è Melissa Caserini, designer del brand Cartachetipassa, oggi ospite della rubrica Handmade For Future. Ho scoperto le creazioni di Melissa quando mi stavo preparando alla trasferta Cremonese per il Vanitas Market (ebbene si, le blogger serie si preparano prima di un evento :P) e sono rimasta folgorata dall’immagine di una sua collana che vedrete più avanti e che vi segnalerò in didascalia. Conoscerla di persona a Cremona è stato un vero piacere, è brava, simpatica e talentuosa, le sue creazioni sprizzano allegria e originalità, sono fuori dall’ordinario e di sicuro possono rispecchiare diverse tipologie di personalità.
Come nasce la tua passione per l’handmade?
Il mio interesse per l’handmade si è espresso fin da piccola osservando con ammirazione e un pizzico di invidia le creazioni che potevano prendere forma da mani attente, piene di fantasia e capaci di trasformare un pensiero fuggitivo in un oggetto permanente. Una delle prime immagini di handmade che ricordo è quella di mia nonna intenta a confezionare un maglioncino verde acqua per me: vederlo prendere forma sotto i miei occhi mi ha reso desiderosa di imparare a mia volta a realizzare ciò che mi piaceva… e con l’applicazione di un bottoncino a forma di matita è iniziato il vortice creativo che mi ha risucchiato.
Sei un’artista e una creativa, che tipo di studi hai seguito?
Ho frequentato il liceo scientifico e mi sono laureata presso la facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Bologna in Culture e Tecniche del Costume e della Moda, riuscendo ad approfondire la mia passione per l’evoluzione estetica nella storia e i valori sociali ad essa collegati.
I tuoi soggetti sono iconici e ironici al contempo, si va dai cartoni animati anni ’80 ai dolcetti più sfiziosi, passando per animali e garçonne anni ’20, come inizia il processo creativo di un pezzo di Cartachetipassa?
Cartachetipassa nasce dal desiderio di trasformare un semplice appagamento estetico in qualcosa di tangibile e rappresentativo del proprio gusto, una sorta di veicolo della propria scelta estetica.
In altre parole mi ha esaltato la possibilità di selezionare le mie fotografie, indossarle ed esporle direttamente su di me Allo stesso modo succede con le immagini che prendo in prestito per le mie collezioni monotematiche (cartoni, sushi, artisti, flappers..).
Il processo creativo per la realizzazione di un articolo Cartachetipassa comincia con una cernita tra le immagini che mi suggestionano o che reputo semplicemente belle, che mi portano alla mente dei ricordi o che riproducono personaggi storici o del cinema. Scelgo il soggetto e immagino come possa risultare ingabbiato in una forma (ovale, cerchio, rettangolo) oppure ritagliato seguendo il suo profilo; poi lo accosto ad altre immagini per cercare quella che più si adatta ad accompagnarlo e infine tratto tutto con vernici apposite per renderli lucidi al 100%.

Chi sono i tuoi clienti e che rapporti si creano con loro?

I miei clienti abbracciano una fascia di età che va dalle ragazze più giovani, a cui mi rivolgo con soggetti più scherzosi e colorati, alle eleganti signore over 50. Quando entro in contatto con loro stabilisco subito un rapporto cordiale e spontaneo, con alcune scambio idee, raccolgo pareri e consigli sulla mia attività.

Quanto è importante l’uso del web e dei social network nei lavori handmade?

I social network e la rete contribuiscono al 99% alla diffusione dei miei bijoux: non avendo una sede fisica, mi avvalgo del blog che ho creato e della pagina Facebook dedicata a Cartachetipassa per farmi conoscere e per vendere on line.
Come entrare in contatto con il mondo Cartachetipassa?
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