IED Milano: il mondo creativo di un Fashion Stylist

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Quando iniziai l’università ormai più di 7 anni fa non avevo ancora le idee molto chiare sul mio futuro, come credo sia normale per molti, sapevo di voler studiare comunicazione, ma mai avrei pensato a distanza di  5 anni di studi, triennale più specialistica, e due di lavoro di diventare una blogger e trasformare la passione della scrittura unita a quella per la moda in un lavoro.
Con il senno di poi, se avessi avuto le idee più chiare, forse avrei seguito un altro percorso formativo (o forse no, chi può dirlo), quel che è certo è che non è mai troppo tardi per imparare e soprattutto non deve mai essere troppo tardi per cercare di inseguire le proprie passioni e i propri sogni. Nel mondo della moda, questo si sa, non è per niente facile, anzi, è un mondo competititvo, in cui è difficile farsi spazio ad ogni livello, che si parli di giornalismo, stilisti, stylist, editor. Il guazzabuglio c’è, le idee e la creatività sono la linfa vitale di questi mestieri ed emergere non è affatto semplice.
Per chi vuole intraprendere un percorso formativo orientato al settore moda, un’ottima scelta in quel di Milano è IED moda in particolare il corso accedemico triennale per diventare fashion stylist. (se non fossi troppo vecchia per le triennali, quasi quasi ci farei un pensiero!)
Lo IED, Istituto Europeo di Design dal 1966 forma professionisti dei settori moda, design e comunicazione visiva e management con sedi a Milano, Roma, Venezia, Torino, solo per citare alcune città italiane, ma anche in Europa e nel mondo.
Il corso in Fashion Stylist ha una durata di tre anni e ha come obiettivo la formazione di una figura professionale completa che possa inserirsi con una certa autonomia e completezza nel mondo del lavoro. Ma cosa fa un fashion stylist?
Un fashion stylist è colui/colei che si occupa di interpretare le tendenze, creare lo stile (quello che poi ogni giorno vediamo sulle passerelle, sulle riviste, nei siti web di settore e che ci affrettiamo a commentare). Dite poco? Per arrivare ad avere una sensibilità per la moda simile è necessario conoscerla alla perfezione, storicamente, ma anche a livello sociologico, come fenomeno di costume e come sistema economico di tuto rilievo nel panorama internazionale.
Creatività, capacità di analisi e di ricerca, sensibilità e attenzione per tutto ciò che accade intorno a loro sono doti fondamentiali per un wannabe fashion stylist: all’interno del corso il primo anno sarà dedicato, oltre che allo studio della moda, alla progettazione di un servizio fotografico in tutte le sue fasi, idea, progetto, realizzazione, ricerca, scelta, fino ad arrivare al fatidico momento dello shooting. Il secondo anno invece serve per consolidare l’esperienza dell’anno precedente e farne di nuove sempre con un’attenzione costante rivolta alla fattualità dei progetti e al loro aspetto pratico (che poi è quello che serve per terminare gli studi con la certezza di saper fare un mestiere, cosa che ammetto, un corso universitario tradizionale come quello che ho seguito io non ti offre). Il terzo anno, infine, è quello in cui dimostare tutte le competenze acquisite e metterle in gioco in un contesto di simulazione professionale che porterà all’eleaborazione di una tesi conclusiva. Tesi che dovrebbe far emergere appieno lo stile, la personalità e le capacità di ogni fashion stylist.
 Vi lascio con una video intervista a Filippo Leone Maria Biraghi, coordinatore del corso triennale di Fashion Styling e del master in inglese di Fashion Styling.

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