Dai classici del passato alla creatività moderna, tra tecnologia e tematiche ambientali, Desalto si prepara a varcare i confini alla volta di Imm Cologne per portare in Europa una ventata di stile Made in Italy che si fonda saldamente su ricerca tecnica e funzionalità. In valigia, complementi d’arredo per il living e importanti riconoscimenti, delineano le nuove tendenze nel cuore del Vecchio Continente.
Il nuovo anno si apre subito con un traguardo. Assegnato dal German Design Council che premia l’innovazione di prodotto, il tavolo Clay si aggiudica l’Iconic Design Award 2016. La mia intenzione è sempre quella di creare un qualcosa di armonioso e facile da usare, qualcosa da apprezzare sempre di più con il passare del tempo. In questo progetto ho valorizzato l’equilibrio tra forme geometriche pure e solidità. Mark Krusin lo descrive così, a metà tra complemento e scultura sembra nascere dall’incontro di due volumi; sembrano giocare tra loro, il basamento conico in poliuretano rigido sfida il piano rotondo in cristallo rivestito con pietra lavica a non cadere.
Ma a Colonia la proposta è ampia e include le ultime produzioni in attesa delle novità per il prossimo Salone del Mobile. Anche Marco Acerbis pensa al tavolo creando Skin, fisso o allungabile, lo si riconosce da un segno grafico deciso anche se lieve; consolidando il rapporto di collaborazione con l’azienda, pone in risalto tutto il know how nella lavorazione dell’alluminio e nella realizzazione di meccanismi studiati per creare il perfetto legame tra forma e funzione. Risultato di costanti sperimentazioni, si adatta con estrema facilità a diversi ambienti domestici. I piani disponibili in differenti dimensioni presentano uno spessore sottile che dona un senso di leggerezza ma allo stesso tempo di stabilità e resistenza. Le gambe, in alluminio estruso, essenziali, possono essere laccate o anodizzate in diversi colori per creare vari abbinamenti cromatici.
Spazio all’amarcord con la rivisitazione di un pezzo storico delle collezioni firmate Desalto, il tavolo Icaro 015 disegnato da Flavio Caronni e Donato Bonanomi nel 1993 si prepara alla sfida del futuro con una linea più arrotondata e più gradevole. I cassetti, montati su guide a sfera e posizionati sotto il piano a filo del tavolo, diventano quasi strutturali senza pregiudicare l’estetica dell’oggetto. I piani sono disponibili in cristallo temperato o in ceramica. La serie essenziale e versatile si declina anche in tavolini e console dalla linea estremamente pulita.
Il duo formato dai designer Marco Pocci e Claudio Dondoli pensa invece alla sedia. Koki si ispira al mondo del contract, ma trova perfetta collocazione anche dentro casa. Un design accattivante fatto di linee e dettagli armonici da origine a una forma attraente e affascinante da ogni prospettiva. La sua scocca autoportante in poliuretano integrale contiene una struttura in acciaio. La verniciatura in stampo è in sette tonalità goffrate. Ha gambe d’acciaio nelle finiture cromo, litium, ossidiana opaco negli stessi colori della scocca. La versione con gambe laccate è utilizzabile anche per outdoor. Impilabile e a basso impatto ambientale, è realizzata in poliuretano integrale, mutuato dal mondo dell’automotive.
L’opera umana deve diventare solidale con l’opera della natura è con questa considerazione di Le Corbusier, che campeggia nella home del sito Zero Impact Web, l’azienda canturina fa proprio l’obiettivo di ecosostenibilità. Aderendo al programma ideato da Lifegate, le emissioni di Co2 derivanti dalle visite al sito vengono compensate attraverso la creazione e la tutela di foreste in crescita. Dagli evergreen anni ‘90, alla maturata consapevolezza di oggi, oltrepassa le mura della produzione per affacciarsi idealmente su verdi polmoni, contrastando il crescere del surriscaldamento globale.
Funk Design ritorna la settimana prossima, stay tuned!
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