Il mondo del giocattolo: le novità per il prossimo Natale‏

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Tra un mese circa sarà il compleanno della mia piccolina di casa ed ovviamente tutti, nonni, zii e parentado vario, sono già entrati in modalità regalo e la domanda a cui non riesco a scampare è che cosa desidera. A parte che scoprire quali siano i desideri di una bambina è una missione impossibile anche per Tom Cruise in versione Ethan Hunt, l’unica risposta che so dare è sconsigliare i giochi troppo complicati per optare per quelli più tradizionali. Ora con complicati intendo tutti quei giochi che prevedono una serie di azioni codificate per poi ottenere un effetto che sia sempre il medesimo tutte le volte, mentre per tradizionali penso a tutti quelli che sollecitano la fantasia del bambino offrendogli un elemento da cui partire e poi lasciando all’immaginazione di fare il resto.

Questa riflessione è nata in me anche perché sollecitata dall’evento stampa svoltosi a Milano nell’elegante cornice di Palazzo delle Stelline giovedì 24 settembre, in cui ho potuto riflettere sul mondo del giocattolo. Il Press day era organizzato da Assogiocattoli che presentava in anteprima i nuovi giochi che verranno lanciati nel periodo natalizio. In mezzo a tutti quei giochi mi sono resa conto che quelli che io definisco tradizionali sembrano non subire il passare del tempo. Così tanti giocattoli, tutti insieme, forse mi hanno fatto perdere la testa però ho avuto la netta sensazione che quelli che io definisco giocattoli tradizionali sono in realtà quelli senza tempo: certo è giusto rinnovarli, adattarli al mondo di oggi ma è anche giusto che lascino al bambino il modo di esprimere se stesso. I giochi non devono avere già un senso: è il bambino che gli dà un significato, un contenuto, insomma una storia. Questo è quello che penso io e se anche voi desiderate farvi un’idea o tornare un po’ bambini, vi consiglio di andare a G!come giocare, la fiera che si terrà a Milano tra il 20 e il 22 novembre. Durante il Press Day mi sono ricordata delle ore trascorse con le mie amiche ad inventare storie e vicende che si svolgevano nella casa della Playmobil, alcune normali ed altre completamente assurde, ma il bello era proprio che non c’erano regole ed ecco che ho potuto ammirare nuovi scenari Playmobil su cui poter sbizzarrire la propria inventiva: con il Natale arriveranno i rivisitati mondi dei Pirati, dell’Avventura e della Fattoria e i nuovi Super quattro.

Giochi Natale 2015 (1)
Girando ed osservando qua e là, non ho potuto non apprezzare i prodotti della Crayola: tutti quei colori atossici e lavabili possono divertire un bambino che può disegnare il mondo come piace a lui e non importa se il cielo è rosso e l’albero è giallo: la creatività deve essere liberata e ci sarà il tempo ed il modo per fissare e capire le regole e che ci sono dei margini da rispettare.

Giochi Natale 2015 (1)

 

Finché sono bambini, è giusto dar loro un modo di esprimersi il più libero possibile.
Immortale è sempre la Lego, che rimane sempre al passo con i tempi con i nuovi Lego Elfes e Lego Principessa Sofia per le bambine e per i maschietti la linea dedicata al nuovo film Star Wars in uscita il 16 dicembre. Lo spirito vitalistico di quei mattoncini li rende il gioco perfetto per tutta la famiglia, che unisce generazioni, papà e figli nel costruire un mondo fatto di fantasia. Oltretutto per quest’anno c’è anche il calendario dell’avvento Lego: in ogni casellina un piccolo personaggio con cui poi giocare a seconda del fondale scelto.
Poi eccole lì, semplici e compagne di tanti momenti, le bambole. Le bambole Nenuco che permettono alla bambina di sentirsi mamma o dottoressa, oppure per delle femminucce più grandi ecco Nancy vestita da sera o per questo Natale sciatrice, così alla moda e determinata che fa sognare ad occhi aperti. Sono bambole non costose, ma di altissima qualità di gran successo della casa Famosa, che a breve lancerà le bambole della serie Heidi, anche in versione peluche. Il cartone animato Heidi è stato infatti completamente rinnovato e trasmesso sia DisneyJunior che da Rai YoYo, sta avendo un gran successo e presto le bambine potranno giocare con Heidi, Clara, Peter e persino con la temibile signorina Rottemeier.
Sicuramente più costose sono le bambole Corolle, create in Francia e con vestiti curati e rifiniti nei dettagli. Ricordo ancora il mio papà di ritorno da un viaggio da New York con questo immenso pacco regalo per me, che avevo poco più di quattro anni. Una volta aperto, eccola lì: una splendida bambola bionda con il naso alla francese che emanava un dolce profumo che ha riempito per anni il mio cuore. E così eccomi lì, un giovedì di ventotto anni dopo, una donna presa a sniffare bambolotti: il fatto ha lasciato gli addetti stampa un po’ attoniti, ma poi ho spiegato che dovevo controllare. Posso garantirvi: le bambole Corolle sanno ancora di vaniglia.

E se qualche nonno, zio o parente della mia piccola mi stesse leggendo e avesse ancora qualche dubbio, ciò che di più bello si possa fare non è un gioco, ma il giocare insieme a lei, perché non è scoprire che c’è una bambola in un pacco enorme il vero regalo, ma fermarsi, anche se stravolti dal fuso orario di New York, e passare il tempo inondati insieme da quel dolce profumo inventando storie assurde e ridere come solo da e con i bambini si riesce: quello ha reso il mio ricordo indelebile ed il gioco davvero significativo.

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