Sergio Rodrigues: il legno racconta la cultura del Brasile

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C’e tutto il Brasile nella riedizione di complementi d’arredo firmati dal designer architetto carioca Sergio Rodrigues. LinBrasil riedita una collezione di mobili che parlano attraverso la materia, tra essenze e sfumature il racconto suggestivo e visionario che inizia negli anni ’50 del secolo scorso e giunge fino ad oggi ricco di significati e valori. In uno spazio carico di atmosfera, allestito durante l’appena concluso Fuorisalone 2016, abbiamo scoperto una nuova storia di passioni e vitalità.

sergio rodrigues design brasiliano

La presenza di aziende e brand brasiliani durante l’ultima design week ha lasciato una significativa traccia, nella mappa fitta di eventi quello organizzato da LinBrasil per Sergio Rodrigues ha colpito per la ricchezza dei contenuti. Tra luci calde e soffuse a ritmo di bossa, una serie di tavoli, sgabelli, sedie e poltrone in legno i protagonisti di una struttura narrativa che sembra voler inserire il prodotto nei versi di una poesia.

sergio rodrigues designer brasiliano

Pensieri, fotografie e disegni alle pareti invitano a esplorare una produzione senza tempo realizzata dal primo designer brasiliano a godere di fama internazionale. Trattare il legno con amore significa trasferire nel prodotto lo spirito della foresta. Difficile imbrigliarlo nella rigida nomenclatura di una professione, Sergio Rodrigues si innamora del legno quando a casa dello zio incontra un amico marcinero, un falegname, frequenta la sua bottega e impara a conoscere il materiale; Nonostante appartenga all’emisfero opposto è fortemente attratto dal design scandinavo.

sergio rodrigues designer brasiliano

Non segue le tendenze effimere del momento, si lascia ispirare da ogni attimo vissuto nella quotidianità e dalla sua terra e così nel 1954 inizia una produzione che annovera oggi circa 1500 progetti. Lo sgabello Mocho in legno massello è un esempio, si ispira a quello usato per mungere le mucche. Subito in quegli anni arriva il successo, la poltrona Mole segna il vero punto di partenza. Nasce nel 1957 su richiesta di un fotografo che desiderava qualcosa di sorprendente per il suo studio. Anche questa in legno massello è arricchita da cinghie di cuoio e ampi cuscini. Una versione più sofisticata fece poi apparizione nel 1961 vincendo il IV Concorso Internazionale del Mobile di Cantù. Siamo in Italia e un’azienda bergamasca decise di produrla dandole il nome di Shariff Chair. Nel ’63 Moleca, più leggera in tessuto, si preparava per essere distribuita in tutto il mondo.

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Un patrimonio e un’eredità troppo importante e preziosa per essere dimenticata, per questo motivo Gisèle Pereira Schwartsburd fonda LinBrasil, un’attività interamente dedicata al lavoro di Sergio Rodrigues. Proviene da una famiglia di mobilieri, studia all’Università Federale di Paraná, ma decide di dedicarsi alla danza e al teatro. L’incontro con il maestro nel 1999 è stato folgorante. Il suo essere al di sopra di un mercato globalizzato, come in un incantesimo, lo fa sembrare ai suoi occhi un genio fuori portata per il quale decide nel 2001 di diventare editore, non commerciante e nemmeno produttore. Offre alle aziende la possibilità di rieditare le sue opere attraverso licenze, assicurando a lunga vita un portafoglio di 56 mobili oggi venduti in tutto il mondo.

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Un’espressione dell’identità del paese disseminata in tutto il pianeta attraverso segni distintivi che fotografano decenni. Le line essenziali e il minimalismo delle poltrone Oscar e Beto, della panca Mucki e delle sedie Lucio e Cantù riflettevano allora lo spirito di una società che si stava aprendo al progresso tecnico industriale. Sono gli anni dei grandi architetti e urbanisti Oscar Niemeyer e Lucio Costa ai quali Sergio Rodrigues dedica due dei suoi progetti.

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Tra gli anni ’70 e gli ’80 la produzione di Sergio Rodrigues si veste di colori e di forme all’avanguardia. Con la poltrona Kilin che ricorda un’amaca, la sedia Daav e il tavolo Mac Il legno si affianca definitivamente e armoniosamente a tessuti, pelli e strutture in metallo e vetro.

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La fine degli anni ‘90 e l’inizio del nuovo millennio sono per Sergio Rodrigues la strada per una aggiornata interpretazione del living quotidiano, una piena maturità che risponde alle più attuali esigenze di comfort e benessere e che integra la sua personale idea di funzionalità a un linguaggio di respiro internazionale. Gli sgabelli Sonia e Nine insieme alla poltrona Diz sono testimonianza di un’incessante ricerca di stili e forme.

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Una pagina di design brasiliano letta attraverso l’appassionate racconto di Marcelo Natel, che ringrazio per avermi ospitato in show room con quella calda e inconfondibile accoglienza che contraddistingue un intero popolo. Funk Design torna la settimana prossima. Stay tuned!

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