Buoni un milione di volte: L’Erbolario e Banco Alimentare

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Buoni un milione di volte è l’iniziativa di responsabilità sociale promossa da L’Erbolario in collaborazione con Banco Alimentare, un’iniziativa benefica volta ad aiutare le famiglie italiane più bisognose, grazie alla quale L’Erbolario si impegna a donare un milione di pasti.

Diritto al cibo e lotta allo spreco sono i principi su cui si fonda il progetto Buoni un milione di volte, che partirà il 14 giugno 2016 e si concluderà il 14 novembre 2016, come funziona? Nell’arco di tempo che va, appunto, dal 14 giugno al 14 novembre ogni cliente L’Erbolario che acquisterà due prodotti di qualsiasi linea del marchio, farà in modo che l’azienda doni un pasto a chi ne ha più bisogno, l’impegno complessivo è quello di devolvere a Banco Alimentare 70.000 euro. Questa somma equivale al costo sostenuto da Banco Alimentare per il recupero e la distribuzione di 500 tonnellate di alimenti. Ma non è finita qui perché il progetto coinvolge in prima persona anche i clienti stessi che, una volta acquistati i due prodotti, potranno partecipare al concorso Dona e Vinci, ricevendo il coupon nel punto vendita, infatti, potranno registrarsi sul sito e partecipare all’estrazione mensile (una al mese per cinque mesi) di un anno di spesa alimentare del valore complessivo di 5200 euro.

Una foto pubblicata da Alessandra Pepe (@alemomastyle) in data:

Questo abbiamo appreso martedì 31 maggio partecipando all’evento organizzato da L’Erbolario a Milano, evento in cui abbiamo anche avuto modo di scoprire più da vicino la realtà di Banco Alimentare, organizzazione senza scopo di lucro che opera in Italia fin dal 1989. Lo scopo è quello di recuperare in Italia alimenti ancora integri e non scaduti che sarebbero destinati alla distruzione, perché non più commercializzabili. Salvati dallo spreco, riacquistano valore e diventano risorsa per chi ha troppo poco. Paolo Cattini, responsabile Comunicazione e Raccolta fondi spiega:

La nostra organizzazione recupera e raccoglie in un anno circa 85.000 tonnellate di alimenti. Questi vengono poi distribuiti gratuitamente alle strutture caritative che aiutano le persone e le famiglie bisognose in Italia.

Il dato sicuramente più preoccupante da scoprire è stato quello sulla povertà in Italia, dal 2011 al 2014, infatti, gli italiani bisognosi sono aumentati di circa un milione e mezzo, significa che un minore su 10 soffre la fame, specie nel Sud Italia. Riflettere su numeri di questi generi ed essere “costretta” a geolocalizzarli nel mio Paese mi ha onestamente destabilizzata, e soprattutto mi ha fatto pensare che spesso siamo noi i primi a pensare a questo problema come ad un qualcosa di “lontano”, quando in realtà potrebbe riguardare, ad esempio, il nostro vicino di casa. Occhi e cuori più aperti dunque, e di certo, da adesso in poi, maggiore attenzione allo spreco.

Banco-Alimentare-Buoni-un-milione-di-volte

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In questa ottica è interessante anche un secondo concorso organizzato da L’Erbolario, si chiama Belli e Buoni e permette di scatenare la vostra creatività in cucina caricando sull’apposita tab presente nella pagina Facebook una ricetta creata seguendo l’ottica del riuso di ciò che avete in dispensa o nel frigo. D’altra parte cucina significa creatività, no? E dobbiamo decisamente smetterla di farci prendere dallo sconforto quando un timido peperone, mezza carota, una mozzarella e due sottilette ci fanno l’occhiolino dal frigo mezzo vuoto: non si cede al buttarle, si realizza un mini sformato!

Proprio seguendo questo principio l’evento si è concluso con una buona dose di risate grazie a Manuel Marcuccio di UNO Cookbook, esperto di cucina, blogger e scrittore, vegano, Manuel si è prestato a farci sia assaggiare che preparare con le nostre mani, alcune ricette interessanti. In particolare io mi sono dedicata con estrema cura ad un succo detox composto da barbabietola, patate dolci, limone, cetriolo e mela rossa da realizzare grazie ad un estrattore (diventato tra l’altro il mio futuro elettrodomestico must have per questa vita da single desperate housewife!), deliziosa da bere, ma anche interessante per il “dopo”, che fare, infatti, con la polpa restituita dall’estrattore? Delle crostatine ad esempio. Manuel, in ogni caso, ci ha lasciato ottimi suggerimenti su come riutilizzare moltissimi scarti che, istintivamente, dopo aver cucinato o mangiato buttiamo via, sapevate, ad esempio, che la scorza di papaia, se tenuta sotto gli occhi, aiuta a sgonfiare le antiestetiche borse? O che strofinare le foglie di pomodoro sulle punture di zanzare aiuta ad alleviarne il prurito? E che i fondi di caffè assorbono gli odori del frigo se messi in un vasetto aperto?

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