L’amore è una cosa complicata

L’amore è una cosa complicata, non c’è niente di semplice nell’amore. Da piccole vogliono farcelo credere – “Vedrai che quando sarai innamorata, non avrai dubbi, è l’amore che fa filare tutto liscio”. Allora, così come con la stronzata dei principi della Disney, volevo dirvelo, ci stavano prendendo in giro.

Non c’è nulla di semplice nell’amore, così come non è semplice innamorarsi.

Prima ci vuole la persona giusta da conoscere, poi ci vuole la conoscenza e la realizzazione che sì, potrebbe essere la persona giusta, poi ci vuole il coraggio di dichiararsi e magari quel periodo di corteggiamento e del “vediamo come va”. Poi c’è il periodo della follia in cui non riesci a respirare se non ce l’hai vicino e vorresti fare con lui/lei tutto ciò che un umano potrebbe riuscire a fare nell’arco di una vita intera. Poi c’è il periodo dei progetti: conviviamo? E allora cerchi una prima casa, magari semi-arredata che di soldi da parte ce ne sono pochi, e tutto quello che hai vissuto fino a quel momento viene stravolto dalla routine di orari di lavoro, – Cosa vuoi per cena? Non lo so -, lavatrici da fare, panni da stirare che si accumulano, polvere negli angoli che ti dimentichi sempre di passare con lo swiffer, lenzuola da cambiare, idraulico da chiamare, il frigo che è sempre mezzo vuoto e per di più ti rimangono sempre le cose che non sai come abbinare. Ma è una routine fatta anche di aspetti positivi, andare a dormire insieme e svegliarsi ogni mattina con la certezza di un corpo caldo accanto al tuo, che desideri e ti desidera e che cerchi nella notte, quando non riesci a dormire o hai fatto un brutto sogno, è la routine dei baci ai sapori di detersivo per i piatti mentre cerchi di mettere una parvenza d’ordine in cucina, è la routine di incazzarsi e scazzarsi in pochi minuti dopo che hai trovato un ammasso di calzini sporchi nascosi sotto i cuscini del divano, è la routine di raccogliere le cose che lui/lei sparge qua e là e sorridere pensando al quando e al perché le avrà dimenticate proprio lì, è la routine del non avere a volte la forza di uscire di casa e rintanarsi davanti ad un pc in una maratona di tutte le sit-com anni ’90. La convivenza mette alla prova una coppia più di qualunque legame stabilito dalla società o dalla Chiesa, la convivenza è difficile, non credete mai a chi vi dice che è una figata. Sta nascondendo di sicuro qualcosa. La convivenza è abbandonare  definitivamente pezzetti del proprio io per metterli in comunicazione con i pezzetti mancanti della persona con cui hai deciso di condividere vita, letto, cena, pranzi, pianti, bagni e docce. La convivenza e l’amore sono cose complicate, fottutamente complicate, ci vogliono pazienza ed equilibrio, e, proprio per assurdo, ci vogliono entrambi. L’amore bilancia la convivenza e viceversa. Quando non si è più ragazzini, intendo, come me, che ormai i 30 anni si avvicinano.

Capita di aver paura? Sì, spesso, capita di aver paura, di essere colto dall’ansia e anche dai sensi di colpa per aver trascurato quel qualcosa da fare in nome di un’ora di relax in più a poltrire a letto o in nome di qualunque altra cosa. Capita di avere paura pensando al futuro, perché la convivenza, prima o poi, è destinata ad evolversi. Magari uno dei due vorrebbe sposarsi e l’altro no, magari uno dei due vorrebbe allargare la famiglia e avere un piccolo esserino da coccolare e amare e con cui subire nuovamente uno shock di routine. Capita di aver paura quando hai quei momenti di sclero totale in cui ti chiedi perché diamine non hai seguito l’esempio di alcuni tuoi amici single e non sei ad Ibiza cirocondato da fisici senza cervello e una dozzina di drink colorati, capita di aver paura quando il tuo datore di lavoro o i tuoi clienti sono in ritardo con qualche pagamento e tu hai l’affitto e le bollette che ti guardano con aria accusatoria – e allora figuriamoci come sarebbe con un mutuo – Capita di aver paura pensando se si sarà in grado o meno di prendersi delle responsabilità in più di fronte alla Società o a Dio (ammesso uno ci creda) e di portarle avanti fino alla fine dei propri giorni, qualunque cosa accada. Capita di aver paura pensando che nel mondo ci sono altri milioni di uomini e donne e che, magari, un giorno, uno di questi, potrebbe farti delle avances, prenderti per debolezza, farti cadere in tentazione, andarti a punzecchiare proprio nel punto debole che il tuo partner non è stato in grado di colmare in anni e anni. CAPITA DI AVER PAURA DI TUTTO.

Siamo umani, e l’umano è per definizione l’essere più imperfetto al mondo. Quello con più problemi, più paranoie, più sfaccettature di sentimenti. Siamo umani e ci è concesso andare in crisi. Siamo umani e ci è concesso avere dubbi, soprattutto su quella cosa complicata dell’amore, no?

Ma poi, alla fine, quando mai ci piacciono le cose semplici? Quanto ci annoiano? L’amore è così grande e difficile perché è un mix di tutto quello per cui non siamo stati creati (la procreazione è un discorso a parte e io mi incazzo quando leggo che l’uomo è un animale sociale, non è vero, l’uomo fosse per lui, se ne starebbe a vita per i cazzi propri): vivere a stretto contatto, anche in spazi angusti, condividere un flacone di shampoo e i vasetti di pesto pronto, rubarsi le magliette a vicenda quando non si hanno più pigiami puliti, incazzarsi per chi lascia la tavoletta alzata o abbassata, a seconda. L’amore è amicizia, fortissima, è attrazione fisica, di quella che non ti fa ragionare, l’amore è desiderio di futuro, anzi, l’amore è la capacità improvvisa di vedersi proiettati nel futuro e in quella casetta con giardino e un cane labrador a fare da guardia. L’amore è equilibrio, è discutere senza litigare, è piangere senza disperarsi, è stare insieme anche quando si avrebbe una gran voglia di prendersi a ciabattate a vicenda (e non le ciabatte morbide, le Birkenstock, per dire), l’amore è una cosa difficile. E guai a chi vi dirà il contrario, diffidate. Meglio saperlo fin da subito ed essere corazzati e pronti per viverlo al meglio, per lottare per tenerselo stretto.