Paola Frani ha inaugurato la fashion week mercoledì 20 gennaio: ore 9.30, un freddo che ve lo raccomando, un sacco di gente senza calze in piedi ad attendere l’ingresso alla sfilata (non le ho invidiate, proprio io che dopo 10 minuti in piedi già maledicevo l’idea di aver indossato i tacchi), ma insomma, quell’atmosfera di attesa che precede sempre l’inizio ufficiale della settimana della moda. Tutti lì a chiedersi: “Come sarà?” “Cosa vedremo?”. Ho scelto di scrivere prima di altre sfilate viste nei giorni seguenti perché credo che quella di Paola Frani sia quella che si è maggiormente discostata stilisticamente dai trend che abbiamo dedotto dalle passerelle altrui. Certo, mi sarei goduta meglio le uscite se non avessi avuto davanti 10 teste, uno schermo di telefoni cellulari e iPad ad impedirmi di fotografare decentemente e 1000 gradi centigradi senza spazio vitale per togliermi la giacca, ma tant’è.
La collezione Paola Frani per il prossimo autunno inverno 2013-2014 è la rappresentazione di una donna in continuo mutamento, una donna che non vuole essere “schiava” dei trend, ma che vuole poter scegliere ogni giorno di apparire in modo diverso: sofisticata, elegante, sportiva, moderna, seducente. Un’attenzione spasmodica alle lavorazioni fa di ogni capo una piccola opera d’arte, pizzi, tagli, inserti, geometrie, dualismi cromatici: i colori che fanno capolino più spesso sono il black&white giocato in contrapposizione e incredibilmente il rosso amaranto. In effetti quale diktat ci obbliga a vestire di nero-marrone-blu in inverno e lasciare I COLORI per tutte le altre stagioni? Per capirlo vi basterà vedere le prime due foto, le uniche che prendo gentilmente in prestito dall’ufficio stampa (le altre le ho scattate io stessa), un abito da sera rosso fuoco, da mozzare il fiato in passerella, da red carpet, da vera diva e iperfemminile, la seconda: un cappotto panna e rosso con dettagli metallici come chiusure, una linea semplice e dritta che si adattata a conformazioni fisiche diverse mantenendo un allure molto chic.
Alessandra Pepe
pp.alessandra@gmail.com
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